Etiopia – Africa
L’Etiopia è una terra di straordinarie bellezze e di grande interesse storico e culturale, ma anche di eccezionali povertà. L’Etiopia è situata fra l’equatore e il tropico del Capricorno, in quella parte di Africa orientale che è conosciuta anche come Corno d’Africa.
Nel paese, nel quale si distinguono ambienti di alta montagna, zone più temperate e zone a basse altitudini, il clima è segnato da irregolarità nelle precipitazioni piovose con frequenti e ricorrenti inondazioni, siccità e conseguenti carestie.
Questo paese è considerato la “culla dell’umanità” perché a metà degli anni 70 in una remota zona dell’Etiopia settentrionale furono ritrovati i resti fossili di un lontanissimo antenato dell’uomo che fu classificato come Australopithecus afarensis, ma che tutti conoscono come Lucy, nome che fu dato allo scheletro dagli stessi antropologi. Se la storia dell’Etiopia nasce dalla leggenda del Re Salomone, della regina di Saba e dell’Arca dell’Alleanza, successivamente essa è segnata dall’incontro con il Cristianesimo e poi dall’avvento dell’Islam e lascia sul suo territorio importanti e splendide vestigia.
Ci limitiamo a citarne alcune: le steli di Aksum (V secolo), le incredibili chiese rupestri di Lalibela (XII secolo), i castelli e le chiese dipinte di Gondar (XVI secolo), i monasteri Copti sul lago Tana. Anche dal punto di vista naturalistica l’Etiopia è ricchissima, basti pensare che qui si trovano le sorgenti del Nilo Azzurro con imponenti cascate, che il lago Tana è costellato da ben 37 isole, che il paese è percorso con gole e rapide dal fiume Omo la cui valle (un Parco Nazionale di più di 4000 m2) offre meravigliosi paesaggi ricchi di animali e villaggi abitati da numerosi e diversi gruppi etnici. La Rift Valley, oltre che la culla dell’umanità è un susseguirsi di depressioni, di laghi, di fenomeni vulcanici.
La Repubblica Federale Democratica Etiope, con una superficie di 1.221.900 km2 è il secondo paese più popoloso del continente africano con 73.918.505 milioni di abitanti, di cui 36.621.848 donne (censimento nazionale 2007) ed un tasso annuo di crescita della popolazione del 2,7% (statistiche 2000). Il tasso di fertilità medio per donna di circa 6 figli, più alto nelle aree rurali rispetto a quelle urbane e il numero medio di componenti per famiglia è di 4,8 (Central Statistical Authority, 2000: ibidem). Circa l’85% della popolazione vive nelle campagne e l’agricoltura contribuisce per circa il 60% al Prodotto Nazionale Lordo (PNL) e per l’86% all’occupazione.
Il Paese è caratterizzato da grande varietà etnica: sono presenti più di 90 etnie, di cui la Oromo è la più numerosa (40%). Le religioni praticate variano a seconda dell’etnia: prevalenti il gruppo ortodosso-copto (amara e tigrini, circa 40%) e musulmano (somali, afar, 45-50%). La lingua ufficiale è l’amarico, anche se i dialetti e le lingue tipiche dei gruppi etnici sono molto numerose.
La Repubblica Federale Democratica d’Etiopia è stata proclamata il 21 marzo 1995, dopo la sconfitta, nel 1991, del regime autoritario di Mengistu e nel 1994 è stata promulgata una nuova Costituzione, con la quale si è creato uno Stato Parlamentare Federale composto da 9 Stati Regionali e 2 Amministrazioni Municipali. Regioni e Amministrazioni Comunali sono poi divisi in 611 Woreda, le unità amministrative di base, governate da consigli amministrativi eletti. Le Woreda si suddividono in circa 15.000 Kebele, organizzati in associazioni di paese o di quartiere.
Il Governo ha ultimamente promosso, almeno sulla carta, un piano per lo sviluppo accelerato e sostenibile per combattere la povertà (PASDEP – Plan for Accelerated and Sustained Development to End Poverty) che dovrebbe indirizzare gli obiettivi di sviluppo verso gli “Obiettivi del Millennio”.
La situazione economica versa in gravi condizioni ed i conflitti regionali (Eritrea e Somalia) e le ricorrenti calamità naturali hanno reso l’Etiopia uno dei paesi più poveri del mondo (169esima posizione nella graduatoria Indice di Sviluppo Umano). L’agricoltura è praticata, per la maggior parte, con metodi tradizionale e le maggiori produzioni sono concentrate sugli altopiani dove si coltiva caffè per l’esportazione, ortaggi, legumi e cereali; nelle zone più umide si coltivano il cotone ed il tabacco. L’allevamento del bestiame è abbastanza sviluppato, ma le risorse forestali sono scarse, e nel sottosuolo si trovano giacimenti di platino e oro. L’industria si limita alla produzione tessile e alimentare.
Perché l’Etiopia
L’Etiopia secondo l’United Nation Development Programme (UNDP) è al 170° posto su 177 paesi presi in esame, è dunque una delle nazioni più povere di tutta l’Africa. Il paese è ancora fortemente dipendente dall’aiuto internazionale che nel 2004 rappresentava più del 21,6 % del prodotto Interno Lordo. Nello stesso anno però gli aiuti pro-capite per gli etiopi erano di 18,4 dollari a fronte di una media di 32 dollari per gli stati dell’Africa Sub Sahariana. In Etiopia sono presenti 12 ONG italiane e numerosi associazioni di volontariato come la nostra (onlus). Per tutti gli anni Settanta e Ottanta è stata devastata da una lunga guerra civile e da un successivo conflitto con l’Eritrea ed anche oggi è pesantemente coinvolta nel conflitto con la Somalia. L’agricoltura è la principale risorsa, ma in molte zone continua a dipendere ancora totalmente dai cicli delle piogge e, anche nelle migliori annate, 34 milioni di etiopi (46% della popolazione rurale) non riescono a soddisfare il fabbisogno alimentare. L’Etiopia ha infatti il più alto indice al mondo di malnutrizione e un indice di mortalità infantile e neonatale pari al 17%.
L’Etiopia è al secondo posto, dopo il Sudafrica, per numero di infezioni da Hiv e morti di Aids in Africa.
Qualche dato in più
Settore sanitario
- Aspettativa media di vita: 47,6 anni
- Mortalità sotto i 5 anni di età: 16,9% di nati vivi
- Tasso di fertilità – nascite/donna: 5,9
- Mortalità materna: 0,87% di nati vivi
- Uso di contraccettivi: 8%
- Bambini sotto peso a 5 anni: 47%
- Popolazione denutrita: 46%
- Popolazione stimata in vita nel 2005 affetta da AIDS: 1,7 milioni
- Numero stimato di orfani per AIDS: 678.936
- Medici per 100.000 abitanti: 3
Fattori principali della diffusione AIDS in Etiopia
- povertà
- alto tasso di disoccupazione
- diseguaglianza di genere
- analfabetismo
- migrazioni interne
- urbanizzazione
- pratiche tradizionali di mutilazione
- discriminazione
Settore istruzione
- Adulti alfabetizzati: 41,5%
- Giovani alfabetizzati: 57,4%
- Iscritti alla scuola primaria: 51% dei bambini aventi diritto
- % complessiva femminile di iscrizione alle scuola primaria, secondaria e terziaria: 29%
- % complessiva maschile di iscrizione alle scuola primaria, secondaria e terziaria: 42%
- Studenti che raggiungono il quinto anno di istruzione: 61%
Fonti:
- “La cooperazione Italiana in Etiopia” – 2006
- Rapporto sulla Sviluppo Umano – UNDP 2005
- Ministero etiopico della Sanità – 2006